adottare

Adottare un cane può essere un’esperienza gratificante e significativa, ma richiede anche una certa quantità di pianificazione e preparazione.

Dalla valutazione della tua situazione personale alla ricerca dell’associazione giusta, ci concentreremo sui fattori chiave che dovresti tenere a mente per una futura vita insieme più serena, o almeno preparati.

FAI UN AUTOVALUTAZIONE

Prima di adottare un cane è importante fare un’autovalutazione approfondita; ci sono molte domande a cui dobbiamo saper rispondere, prima di inserire un altro essere vivente nel nostro contesto familiare.

Quando si adotta un cane, in particolare se ha già un passato, ci si può imbattere in diverse situazioni: essere consapevoli delle nostre condizioni, prima di tutto, ci mette nella posizione migliore per aiutare il nostro compagno peloso ad abituarsi alla sua nuova vita.

Un bravo educatore cinofilo può aiutarti, fornendo supporto e consulenza, durante il processo di autovalutazione, ricerca e adozione del cane.

La parola “spazio” richiede un inaspettato momento di riflessione: che tu viva in una villa indipendente o in un appartamento devi considerare sempre “quale sarà lo spazio effettivamente calpestabile dal cane?”.

Quando portiamo a casa un animale è importante avere già chiaro se potrà salire sui divani o no, se sei sereno a farlo accedere in tutte le zone della casa, quale area puoi sacrificare per la sua cuccia, cosicché al cane venga garantito un “posto sicuro” in cui nessuno lo disturba mai, etc…

Allo stesso tempo, è necessario pensare al concetto di spazio anche in modo più astratto: quale spazio, questo cane, occuperà nella tua vita?

Perché ti assicuro che il tuo amico a 4 zampe si farà sempre più ingombrante, persino se è un chihuahua.

Quando incontriamo una famiglia in procinto di prendere un cane, di solito, suggeriamo di fare una riunione in cui si decide, tutti insieme, quali sono le esigenze fondamentali di ognuno, rispetto a questa nuova convivenza.

Toelettatura, cure mediche di base, passeggiate, etc… In pratica diventerai il tutore del suo benessere fisico e, soprattutto, mentale.

Se la risposta è no, festeggia che difficilmente qualcuno potrà dirti “te l’avevo detto!”.

Se la risposta è sì, è fondamentale riflettere su come questa tua scelta cambierà le vite degli altri membri familiari.

Se la risposta è sì, ma stai pensando che portare a casa un cane non impatterà minimamente sulla vita degli altri esseri viventi intorno a te… beh, ho visto svariate riunioni e pause pranzo rovinate dalla presenza di un’ape, o di una cimice.

Devi essere onesto con te stesso riguardo alle tue competenze e risorse.

RICERCA DELL'ASSOCIAZIONE

Portare nel Nord Italia un cane ferale o randagio proveniente da altre regioni può comportare alcuni rischi comportamentali, etologici e di salute.

Se sei ben preparato, tuttavia, e hai le risorse necessarie per aiutare il tuo amico a 4 zampe a superare queste difficoltà, potresti offrirgli una nuova vita felice e sicura.

Purtroppo, ci sono associazioni truffaldine che si spacciano per organizzazioni senza scopo di lucro, che si occupano di salvataggio di animali, ma in realtà  possono presentare una serie di rischi per coloro che cercano di adottare un cane.

Prima di adottare un animale è importante fare una ricerca sull’associazione stessa: cerca online, leggi recensioni e parla con persone che hanno già adottato un cane dall’associazione in questione.

Ricordati che andare a fare una passeggiata nei canili di zona è la soluzione più rapida ed efficace: prima di metterti a scartabellare i vari annunci, sui social network, potresti scoprire che il cane perfetto per te è dietro l’angolo.

Assicurati, in ogni caso, che il cane che stai per adottare sia in mani affidabili, possibilmente conosciute e con una buona reputazione.

LA SCELTA DEL TUO NUOVO COMPAGNO

Ognuno di noi ha delle abitudini e delle routine a cui non vuole, o spesso non può, rinunciare: le ore che dobbiamo dedicare al lavoro, i momenti di cura per altri membri della famiglia, alcuni studiano, altri viaggiano, etc…

Esistono oltre 400 razze di cani, ognuna selezionata per delle competenze specifiche; se aggiungiamo i meticci, le combinazioni diventano infinite… ognuna con relativo temperamento, livello di energia ed esigenze di specifici esercizi fisici e mentali.

Quando stai pensando di iniziare a convivere con un cane, è importante scegliere quello giusto per te e per la tua famiglia.

Esistono cani di tutte le età, razze e provenienze, in cerca di casa, e trovare la combinazione perfetta può apparire come il famoso ago nel pagliaio; ci sono alcuni fattori che possiamo valutare, tuttavia, per aiutarci a fare una scelta saggia.

ETÀ DEL CANE

I cani, proprio come gli esseri umani, attraversano diverse fasi della vita e hanno bisogni specifici in base alla loro età.

I cuccioli, ad esempio, richiedono molto impegno; quando arrivano nelle nostre case hanno bisogno di vivere molte esperienze per crescere, ma è importante che queste siano pianificate e dosate con cura per garantirne il benessere e uno sviluppo ottimale.

I cani separati dalla madre e dai fratelli entro i 60 giorni di vita avranno, inoltre, molte difficoltà ad affrontare il mondo: la mancata socializzazione con i suoi simili unita all’esperienza traumatica del distacco sono la combo perfetta per un futuro individuo adulto soggetto a forte disregolazioni ormonali ed emotive.

Un cane adolescente, dai 6 ai 18 mesi circa, può essere una sfida: i cambiamenti biochimici che accompagnano l’adolescenza rendono difficile gestire i momenti di forti emozioni e conseguente frustrazione, portando a comportamenti impulsivi che possono apparire imprevedibili.

Le cinque emozioni di base – rabbia, gioia, tristezza, disgusto e paura – non sono altro che il risultato di una scarica di differenti ormoni.

Durante l’adolescenza, il cane impara a regolare le sottili funzioni di rilascio ormonale per adattare le sue reazioni emotive ai contesti in cui si trova abitualmente.

Comprendere e accompagnare il cane durante la fase dell’adolescenza richiede sensibilità e pazienza, poiché il suo sviluppo neurale ed emotivo è influenzato dalle esperienze vissute, dai cambiamenti biochimici e dalla necessità di adattarsi al mondo esterno.

Un cane adulto, invece, ha consolidato i suoi collegamenti neurali e dovrebbe aver imparato a regolare le sue risposte emotive in base ai contesti. 

Accogliere in casa un animale adulto, con un’idea già chiara del mondo, può trasformarsi in una convivenza, sorprendentemente, semplice: quando un cane ha già affrontato un processo di socializzazione (ha conosciuto cani, umani, bambini ed a volte anche altri animali) é più facile che si adatti alla nostra vita.

Un cane anziano, 99 volte su 100, è una scelta preziosa: offrire una casa ad un cane veterano è un atto di cuore, di cui spesso non si considera l’arricchimento che un individuo saggio può donare alle nostre vite, tuttavia è importante potergli garantire, da parte nostra, un po’ di serenità.

Un professionista può aiutarti nella ricerca e nella valutazione del tuo nuovo compagno.

Capire se un cane è in grado di adattarsi alla nostra vita, anche in base all’età, è il minimo che possiamo fare nei suoi confronti.

RAZZA

Se hai già una razza specifica in mente ti consiglio, vivamente, di cercare il suo standard di razza QUI

Lo  standard di ogni razza è più che un sunto di tratti fisici: le razze, di cane, sono state create dall’uomo col fine di compiere un lavoro.

Molti cani moderni sono, comunque, portatori di una genetica antica su cui sono state incise delle caratteristiche comportamentali.

Al giorno d’oggi, esistono molti allevatori etici che si occupano della crescita di fantastici cuccioli per famiglie.

È importante conoscere il passato dei nostri cani, così da anticipare possibili compromessi, necessari ad una serena convivenza; se un cucciolo è troppo impegnativo, per il tuo stile di vita, esistono rescue specializzati, in base alla razza.

Se non hai una razza specifica in mente ci sono, comunque, un paio di informazioni che è bene sapere: anche quando adottiamo un cane “meticcio” stiamo portando a casa una combinazioni di genetiche (da 2 a infinite), con tutti i tratti comportamentali che esse comportano.

Per aiutarci a valutare quali compromessi possiamo rispettare, venendo a patti con la parte genetica del nostro futuro compagno animale, dobbiamo fare dei macrogruppi.

L’Ente Nazionale Cinofilia Italiana ci viene incontro e suddivide le razze così:

I cani che conducono le greggi, o le mandrie, sono molto attivi e scattanti, collaborano quotidianamente con l’uomo in contesti dinamici – Border Collie, Australian Sheperd, Welsh Corgi etc..

I cani che fanno la guardia, invece, sono più piazzati, indipendenti e riflessivi – Cane da Pastore Maremmano Abruzzese, Cane da Pastore Bergamasco – considera che crescono col gregge, non in casa, e spesso lavorano a prescindere dalla presenza dell’umano di riferimento.

Questo gruppo racchiude razze con svariate differenze nei tratti fisici, tuttavia sono tutte accomunate da personalità tendenzialmente diffidenti, unite ad un’alta tenacia.

Pinscher e Schnauzer sono cani da difesa alla persona, guardiani vigili e avvisatori.

I molossoidi arrivano da genetiche molto antiche: alcune svolgono ancora la loro funzione – Cane da Pastore del Caucaso, Kangal, etc…- altre sono passate ad una selezione per attività più moderne, comunque, legate alla guardia – Doberman, Corso, Alano, etc…

I terrier sono efficaci antiparassitari, testardi e tenaci al punto di entrare nella tana di un tasso per eliminarlo.

I cani di tipo bull derivano dall’incrocio di Terrier e Molossi.

Sono entrambe tipologie di cani risoluti e tendenzialmente reattivi.

Da un punto di vista puramente genetico sono più portati a stare con le persone, rispetto alla convivenza con i loro simili; non dobbiamo dimenticare, tuttavia, che le esperienze vissute, dal singolo individuo, giocano la loro parte nel formare la personalità e la capacità di adattamento ai vari contesti.

Sono cani da caccia, efficaci antiparassitari, testardi e tenaci al punto di entrare nella tana di un tasso per eliminarlo.

Sono una tipologia di cani vivaci e testardi.

Questo gruppo racchiude tutte le razze dalla coda arricciata; può sembrare un dettaglio banale ma, la coda arricciata, simboleggia una genetica antica, primitiva, di cani selezionati allo stato semi-selvatico.

Sono cani poco socializzati alla nostra comunicazione di “primati”, curiosi, che tendono a prendere anche grandi distanze dal proprietario; gestirli in aree estremamente urbanizzate richiede specifiche competenze di lettura del comportamento canino.

Anche se, al giorno d’oggi, le nostre città sono piene di piccoli Siberian Husky, Shiba Inu e Akita Inu perfettamente adattati alla vita d’appartamento, sono rimasti dei tratti caratteristici quali indipendenza, competitività ed una comunicazione sottile.

Sono cani da caccia fedeli e vivaci; alcune razze sono molto attive, in grado di coprire grandi distanze correndo – Dalmata, Beagle, Segugi, etc… – altre sono altrettanto tenaci, nelle distanze, ma meno energici – Bassethound, Bloodhound, etc…

Quando pensiamo ad un cane da caccia dobbiamo tenere presente, anche, il tipo di “preda” per cui è stato selezionato: il Rhodesian Ridgeback, ad esempio, è stato allevato per la caccia al leone, possiamo dunque aspettarci una briciola di riflessività in più, rispetto ad un Foxhound, che caccia le volpi.

Dolcissimi, testardi, riflessivi, spesso silenziosi, a volte timidi.

I cani da ferma – Pointer, Bracchi, Weimaraner – sono ottimi candidati per qualsiasi famiglia.

Non dobbiamo, tuttavia, dimenticare il loro retaggio genetico di cacciatori.

I Retriver sono in cima alla classifica delle razze che amano collaborare con l’uomo.

Pronti a scansare i cani da pastore con un colpo d’anca – Labrador, Golden Retriver, Lagotto Romagnolo, Cocker Spaniel – sono giocherelloni, energici, pronti a scombussolare la pace famigliare, con le loro trovate balorde.

Questo gruppo racchiude, per comodità, molti cani di piccola taglia.

Gestire un cane piccolo, nel nostro ambiente estremamente urbanizzato, può sembrare più semplice ma non lasciatevi ingannare: ogni cane ha bisogni fortemente correlati alla selezione genetica, messa in atto per secoli.

I Chihuahua nascono come cani da guardia, dovevano abbaiare per segnalare la presenza di estranei a “colleghi” più grandi; i Cavalier King erano cani da caccia; i Barboncini erano cani da riporto in acqua.

I cani appartenenti a questo gruppo sono piccoli e hanno una comunicazione “mini” che spesso viene, in buona fede, ignorata o fraintesa, finché non si manifestano sintomi critici di problemi comportamentali, ormai consolidati dalle routine.

Sono cani antichi, docili, timidi e pacati.

Venivano usati per la caccia, percorrono grandi distanze a velocità sorprendenti.

La forma inconsueta e la comunicazione sottile può renderli, facilmente, individui incompresi che manifestano comportamenti impulsivi.

Attenzione!

Spesso cuccioli di Labrador e Golden Retriver si rivelano Pastori Maremmano Abruzzese da adulti.

Un educatore cinofilo può assisterti durante la fase di pre-adozione di un cucciolo, per aiutarti a trovare un compagno peloso che rispecchi le tue aspettative.

CONTROLLI SANITARI & FOLLOW UP

Prima di adottare un cane, assicurati che sia stato sottoposto a un controllo sanitario completo.

Spesso le condizioni di salute di un cane implicano costi nascosti, meglio essere consapevoli della sua situazione sanitaria al 100%.

Un educatore cinofilo, in collaborazione con un bravo veterinario, ti può aiutare a dipanare le norme vaccinali regionali ed a svolgere una corretta anamnesi fisica e comportamentale.

Ogniqualvolta un cane arriva nelle nostre case, indipendentemente da sesso, età e provenienza, ha bisogno di essere educato e  socializzato alla nuova vita, così da potersi adattare, al meglio, alle nostre abitudini e routine.

Chiedi al canile, all’associazione o all’allevatore di consigliarti un professionista qualificato.

Nel momento in cui adotti un animale dovresti ricevere un contratto di adozione che stabilisce i diritti e le responsabilità di entrambe le parti: leggi attentamente il contratto e chiedi chiarimenti se necessario.

Dopo aver adottato il tuo compagno peloso, il canile, l’associazione o l’allevatore dovrebbe fornirti supporto continuo. 

Informati bene sul servizio di follow-up e su come puoi contattarli in caso di bisogno.

Qualsiasi professionista che cerca famiglia, per un cane, vorrà conoscerti prima di procedere con l’affido: si informerà sul tuo stile di vita e cercherà di capire quali sono le esigenze tue e della tua famiglia; cerca di mantenere sempre i contatti, offrendo al tuo cane una meravigliosa “famiglia allargata”.

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